Si ricorda che entro il prossimo 31.12.2019 i soggetti in regime forfettario, per rimanere in tale regime anche nel 2020, devono cedere eventuali partecipazioni di società di persone (tutte, senza distinzione) o quote di s.r.l. di cui hanno il controllo diretto o indiretto (relativamente a società che esercitano attività economiche riconducibili a quella svolta con la propria partita iva).
Si invitano i clienti che si trovano in questa situazione a contattare, se non già fatto, urgentemente il notaio di fiducia per eliminare l’eventuale causa ostativa alla permanenza nel regime agevolato entro l'anno, o a contattare lo Studio Aquilino per fissare un incontro per le necessarie informazioni relative al passaggio dal regime fiscale forfettario a quello ordinario.
In questi giorni, inoltre, è in discussione in Parlamento la nuova legge di bilancio che, tra le altre cose, prevede nuovi limiti di accesso o alla permanenza nel regime forfettario, infatti, a partire dal 1° gennaio 2020, accanto ai limiti di ricavi o compensi fissato a 65.000 euro, sarà necessario il rispetto dei seguenti requisiti:
· Spese per il personale dipendente e per lavoro accessorio non superiori a 20.000 euro lordi;
· Conseguimento di redditi da lavoro dipendente o assimilati e pensioni non superiori a 30.000 euro.
Queste, almeno per il momento, sono le due modifiche previste ad oggi, ma siamo in attesa dell’approvazione definitiva e la pubblicazione in Gazzetta della Legge di Bilancio 2020 che se avverrà troppo a ridosso della fine dell’anno, potrebbe far slittare la validità dei nuovi limiti dal 2021.
I clienti che si trovano in questa situazione verranno avvisati non appena si avranno notizie certe e definitive.