Per questo vengono razionalizzate le norme nazionali e regionali relativamente alle procedure per l'avvio delle attività.
Il decreto legislativo ABOLISCE tutti i regimi autorizzatori non giustificati da "motivi imperativi di interesse generale", per evitare ogni forma di discriminazione, sostituendoli in linea di massima con la "dia" (denuncia di inizio attività) con efficacia immediata. Così cambieranno le modalità di svolgimento di attività commerciali, artigianali e professionali. Vediamo quali sono le maggiori novità: Professioni - E' data la possibilità agli avvocati, commercialisti e consulenti "europei" di svolgere sia prestazioni occasionali e temporanee che stabilirsi in Italia con procedure semplificate. Basterà presentare una domanda all'Ordine, comprovante il possesso dei requisiti e in massimo due mesi il procedimento dovrà concludersi. - Scompare il RUOLO DEI MEDIATORI determinando la fine anche del RUOLO AGENTI IMMOBILIARI ed è stata liberalizzata l'attività di AGENTE DI COMMERCIO. Chi vorrà esercitare queste attività non dovrà più sostenere l'esame e si limiterà a presentare una "dia". - Novità in arrivo per le società multidisciplinari e sul fronte della pubblicità ai clienti da parte dei professionisti. - Sparice l'elenco degli spedizionieri e liberarizzata l'attività di mediatore marittimo Attività Artigianali e Commerciali - Finisce il contingentamento delle licenze comunali per le EDICOLE. Per aprire un'edicola basterà fare una semplice comunicazione al Comune che potranno opporsi solo per tutelare zone di prestigio artistico e storico. -Il commercio al dettaglio su aree pubbliche (ambulanti) potrà essere esercitato anche nella forma di società di capitale e di cooperativa. L'attività, però, è soggetta ad autorizzazione comunale. - I negozi di "vicinato" cioè quelli con superficie sotto i 150mq nei comuni con popolazione inferiore a 10mila abitanti e a 250mq nei comuni con più di 10mila abitanti, saranno sottoposti a dia per apertura, trasferimento sede e modifiche. - Potranno essere negate le aperture dei pubblici esercizi (bar e ristoranti) per ragioni di tutela delle zone di prestigio artistico e storico e per difendere la vivibilità dei QUARTIERI. - Per i bar e i ristoranti che hanno una clientela "chiusa" (circoli privati, club, autogrill, ecc.) l'attività può iniziare con una semplice comunicazione. - Le attività di acconciatore ed estetista possono essere svolte solo se vi è un "responsabile tecnico" che abbia la qualificazione professionale e garantisca la sua presenza durante il lavoro. - Rimane obbligatoria la formazione professionale per esercitare l'attività di tintolavanderia. Restano fuori dalla direttiva e quindi nulla cambia per : i servizi finanziari, inclusi quelli bancari, i servizi assicurativi, la negoziazione dei titoli, la gestione dei fondi, i servizi di comunicazione e trasporto, le attività dei notai, i servizi audiovisivi e radiofonici e quelli delle agenzie per il lavoro.
