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30 Maggio 2014

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Con tutte le novità intervenute sui tributi che gravano sulla casa la confusione è ai massimi livelli. Modificati i nomi, le aliquote e i calcoli si può affermare, senza esagerazioni, che ci troviamo di fronte ad una vera e propria riforma tributa

Con tutte le novità intervenute sui tributi che gravano sulla casa la confusione è ai massimi livelli. Modificati i nomi, le aliquote e i calcoli si può affermare, senza esagerazioni, che ci troviamo di fronte ad una vera e propria riforma tributaria anche se parziale.

Tenuto conto che a pochi giorni dalle scadenze sono intervenute ulteriori modifiche proviamo in poche righe a spiegare cosa sono e quanto ci costeranno questi cosiddetti Tributi Locali….

Iniziamo con il dire che la IUC, l’Imposta Unica Comunale, in realtà come tributo unico non esiste. E’ una semplice sigla che serve a indicare i seguenti tre tributi:

-          TASI. E’ la nuova tassa sui servizi indivisibili (per i costi sostenuti dai Comuni per luce, fognature, ecc.) che si applica sui fabbricati, compresa l’abitazione principale, e sulle aree fabbricabili. La base imponibile è la stessa dell’IMU e i soggetti passivi sono i possessori (proprietari) e i detentori (anche gli inquilini) degli immobili.

L’aliquota di base (minima) è l’1 per mille, la massima non deve superare, insieme all’IMU, il 10,6 per mille. I detentori (gli inquilini) partecipano in misura compresa tra il 10 e il 30 per cento dell’importo dovuto.

Per il 2014 la TASI non potrà superare il 2,5 per mille. Il Comune potrà però aumentare di un altro 0,8 per mille se fissa agevolazioni all’abitazione principale tali da equiparare il carico della TASI a quello dell’IMU sempre sull’abitazione principale.

Il pagamento dell’acconto dovrà essere eseguito entro il 16 giugno (se il Comune approva le aliquote entro il 31 maggio) o entro il 16 ottobre (in caso contrario), mentre il saldo o l’intero importo se si tratta di prima casa va effettuato entro il 16 dicembre.

Quindi i Comuni decidono le aliquote, determinano di conseguenza le scadenze, stabiliscono la ripartizione tra possessori e detentori e possono inviare i bollettini già precompilati, altrimenti il calcolo e relativa compilazione del modello di versamento rimane a carico del contribuente.

 -          IMU. Si paga sui fabbricati, aree fabbricabili e terreni agricoli ed è dovuta solo dal proprietario o da chi vanta un diritto reale di godimento. La base imponibile si determina partendo dalla rendita catastale rivalutata dell’immobile e moltiplicando l’importo per i coefficienti stabiliti dalla legge per ciascuna tipologia immobiliare. Per le aree fabbricabili l’imponibile è il valore di mercato. E’ l’imposta che ha sostituito l’ICI (che a sua volta sostituì l’ISI…).

L’aliquota di partenza è del 7,6 per mille ma il Comune può variarla da un minimo del 4,6 per mille ad un massimo del 10,6 per mille.

Le rate scadono il 16 giugno  e il 16 dicembre di ogni anno. Per il 2014 l’IMU non è dovuta sulle abitazioni principali non di lusso e su quelle ad esse equiparate per legge o per regolamento comunale (come ad esempio quelle date in comodato ai parenti).

 -          TARI. E’ la Tassa che ha sostituito la TARES. E’ dovuta per finanziare il servizio di gestione dei rifiuti urbani e assimilati. Si applica su tutti gli immobili suscettibili di produrre rifiuti urbani. E’ composta da una quota fissa ed una variabile, la prima è a copertura dei costi fissi del servizio mentre la seconda è dovuta per la fruizione del servizio da parte del contribuente (mah!).

Le utenze domestiche pagano in funzione dei metri quadrati e del numero dei componenti il nucleo familiare, gli altri in base ai metri quadrati e agli indici medi di produttività dei rifiuti.

Le scadenze di pagamento vengono decise dai Comuni che devono assicurare almeno due rate semestrali. Entro il 30 giugno 2014 il Ministero dell’Ambiente dovrebbe approvare un nuovo regolamento per determinare le nuove tariffe della TARI….

Come per la precedente TARES (che sostituì la TARSU…) i bollettini vengono recapitati al contribuente già precompilati. Si consiglia di controllarli attentamente…

Quindi non più ISI, ICI, TARSU, TARES, e altri che hanno avuto vita breve….da ora fino a quando non interverranno altre modifiche, relativamente alle imposte locali avremo IMU, TARI e TASI, in una parola la IUC!

Anche se, a ben vedere, proprio di imposta unica non si può parlare. Non dobbiamo dimenticare le altre imposte locali: le addizionali comunali, le imposte su pubblicità, la TOSAP, le imposte di scopo, il contributo di soggiorno, il canone patrimoniale non ricognitorio, i diritti di segreteria…..

I clienti dello Studio Aquilino, anche in questo caso, potranno contare sull’assistenza di personale altamente qualificato in grado di fornire tutte le informazioni necessarie. Dotati di un nuovo software di calcolo aggiornato in tempo reale con le aliquote di tutti i Comuni d’Italia, permetterà elaborazioni puntuali e il rispetto delle scadenze.

Studio Aquilino, Count on it.

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