FAMIGLIA E LAVORO
Agevolazioni assunzioni a tempo indeterminato
Agevolazioni
alle assunzioni a tempo indeterminato con una soglia di contributi fino a 8
mila euro per chi ha già un contratto a tempo determinato e in particolare per
le donne under 36 e per i percettori del reddito di cittadinanza.
Assegno unico per le famiglie con 3 o più figli
Per
il 2023 sarà maggiorato del 50% per il primo anno di vita del bambino, e di un
ulteriore 50% fino ai tre anni per le famiglie composte da 3 o più figli.
Maggiorata anche l'importo ulteriore per le famiglie numerose Confermato
l’assegno per i disabili.
Premi di produttività detassati
Per
i dipendenti aliquota al 5% per i premi di produttività fino a 3.000 euro.
Redditi occasionali
Ampliamento
della possibilità di ricorrere a prestazioni di lavoro occasionale, attraverso
l'aumento da cinque a dieci mila euro l'anno del limite massimo dei
compensi che possono essere corrisposti da ciascun utilizzatore, la previsione
che si possa ricorrere a tali prestazioni anche in relazione alle
attività agricole, nonché da parte di utilizzatori con un numero di
dipendenti con contratto a tempo indeterminato fino a dieci, anziché a cinque
(commi 258 e da 258-bis a 258-terdecies);
Cuneo Fiscale
Incrementata
al 3%, per il 2023, del taglio della quota dei contributi previdenziali a carico
dei lavoratori dipendenti pubblici e privati (esclusi i lavoratori
domestici)
La
platea dei beneficiari è fissata ai dipendenti con retribuzione imponibile di
1923 euro mensili (25mila euro annui)
Contemporaneamente
si conferma il taglio del 2% sui contributi dovuti sulle retribuzioni fino a
35mila euro annui (2.692 euro mensili) già in vigore per la seconda parte del
2022.
Smart working solo per i fragili
Viene
prorogato sino al 31 marzo 2023 solo per i lavoratori fragili ovvero con
particolari patologie o disabilità, sia del settore pubblico che privato.
Congedo parentale
Congedo
parentale retribuito all'80% invece del 30% per un mese, fruibile fino ai sei
anni di vita del bambino, fruibile a scelta da uno dei genitori.
Reddito di cittadinanza
dal
1° gennaio 2023 alle persone tra 18 e 59 anni (abili al lavoro ma che non
abbiano nel nucleo disabili, minori o persone a carico con almeno 60 anni d’età)
è riconosciuto il reddito di cittadinanza nel limite massimo di 7 mensilità
invece delle attuali 18 rinnovabili. E’ inoltre previsto un periodo di almeno
sei mesi di partecipazione a un corso di formazione o riqualificazione
professionale. In mancanza, decade il beneficio del reddito. Si decade anche
nel caso in cui si rifiuti la prima offerta di lavoro