A partire dal 1°
gennaio 2025, sono entrate in vigore importanti modifiche riguardanti la
tassazione dei fringe benefit relativi alle auto aziendali che
riconoscono un rilevante risparmio fiscale per i veicoli completamente
elettrici e per quelli ibridi plug-in.
Ricordiamo che i fringe
benefit sono compensi non monetari che le aziende forniscono ai dipendenti,
come l'uso di un'auto aziendale. Nel caso delle auto, il fringe benefit
rappresenta il valore dell'utilizzo personale del veicolo da parte del
dipendente ed è soggetto a tassazione.
Dal 2025, cambia il metodo
di calcolo del fringe benefit per le auto aziendali. Si abbandona il
criterio basato sulle emissioni di CO₂ e si passa a considerare la tipologia
di alimentazione del veicolo privilegiando quelli che rispettano l’ambiente.
Il calcolo ora si basa su una
percorrenza convenzionale di 15.000 km annui, moltiplicata per il
costo chilometrico definito dalle tabelle ACI.
Le nuove percentuali di
tassazione applicabili sono:
Auto Elettriche: 10%
dell'importo calcolato
Auto Ibride Plug-in: 20%
dell'importo calcolato
Auto a Benzina, Diesel o
Ibride non ricaricabili: 50% dell'importo calcolato.
Per i veicoli immatricolati e
assegnati prima del 30 giugno 2020 si continua ad applicare una base di calcolo
pari al 30% dell'importo corrispondente a 15.000 km senza tener conto delle
emissioni
Esempi pratici: Ecco
alcuni esempi di calcolo del fringe benefit basati sui costi chilometrici
forniti dalle tabelle ACI:
Auto Elettrica: 0,52
€/km x 15.000 km x 10% = 780 €
Auto Ibrida Plug-in: 0,58
€/km x 15.000 km x 20% = 1.740 €
Auto a Benzina: 0,60
€/km x 15.000 km x 50% = 4.500 €
Soglie di esenzione:
È importante ricordare che nel
triennio 2025-2027 è prevista una soglia di esenzione per i fringe benefit. Se
il valore totale dei fringe benefit riconosciuti nel corso dell'anno non
supera:
1.000 €, l’importo è
esente da imposte e contributi sia per il dipendente che per l’azienda.
2.000 € per i
lavoratori con figli fiscalmente a carico.
Le aziende che forniscono
auto aziendali dovranno rivedere le proprie flotte per beneficiare dei
vantaggi fiscali offerti dai veicoli a basse emissioni.